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L’organizzazione ha ricevuto il prestigioso Premio Industria Felix – L’Italia che compete 2024 basato su precisi parametri economici ed etici.

Humana People to People Italia è orgogliosa di annunciare di essere stata insignita dell’Alta Onorificenza di Bilancio nel 60° evento del Premio Industria Felix – L’Italia che compete 2024, in quanto è risultata tra le top imprese con sede legale in Italia per performance gestionale e affidabilità finanziaria Cerved del settore Ambiente.

🔎 Il premio Industria Felix è un premio incentrato sulla performance gestionale, l’affidabilità finanziaria e sulla sostenibilità e dimostra che l’azienda è affidabile, ben gestita, proiettata sul futuro e in grado di conseguire risultati concreti. 

Il premio, assegnato da un Comitato Scientifico indipendente che include partner come Cerved, Università Luiss Guido Carli e Confindustria, è stato conferito giovedì 12 dicembre 2024 durante una cerimonia presso Palazzo Mezzanotte, sede di ELITE e della Borsa Italiana. A introdurre l’evento i presentatori Rai Nunzia De Girolamo e Lorenzo Lo Basso, con l’intervento di Marco Alparone, Vice Presidente di Regione Lombardia.

Humana ha inoltre ricevuto la speciale Pergamena Green, assegnata alle aziende sostenibili sulla base di una valutazione degli aspetti legati ai valori ESG.

Un modello virtuoso di economia circolare🏆

Questo riconoscimento racconta come il terzo settore sia altamente professionale, ricco di competenze ed efficiente, e sottolinea il ruolo cruciale di Humana nell’economia circolare grazie alle sue attività di raccolta, selezione e vendita di abiti usati in Italia. Forte di oltre 25 anni di esperienza, Humana è un pilastro del settore dell’abbigliamento post-consumo, essenziale per la costruzione di un’economia tessile circolare. Questo impegno si traduce anche nella riduzione degli sprechi tessili e nella creazione di valore per la comunità e l’ambiente, in piena coerenza con gli obiettivi del Green Deal Europeo.

“La nostra forza è essere parte di una realtà internazionale come quella della Federazione Humana People to People, che non solo garantisce solidità ma anche di raggiungere impatti ambientali e sociali su vasta scala grazie anche a una filiera globale del tessile incentrata sulla trasparenza e la rendicontabilità.” Enrico Ribet, CFO & Head of Innovation di Humana People to People Italia

 

Una sfida per il futuro 🌍

Con l’introduzione del Regime di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), Humana è pronta a collaborare con aziende e istituzioni per affrontare le nuove sfide dell’industria tessile post-consumo, promuovendo modelli di gestione sempre più sostenibili.
Come azienda, puoi collaborare con Humana per raggiungere obiettivi condivisi in materia di sostenibilità. Attraverso partnership, iniziative congiunte, volontariato aziendale o supportando i nostri progetti, creiamo insieme valore per le persone e il pianeta.

Unisciti a noi per fare la differenza!

Scrivi a sostenibilita@humanaitalia.org per maggiori informazioni.
Scarica qui il comunicato stampa

Al Museo MAXXI di Roma con UNIRAU-Assoambiente per presentare i benefici dell’industria tessile post-consumo

Oggi, mercoledì 4 dicembre, la nostra Presidente e Amministratrice Delegata di Humana People to People Italia, Karina Bolin, ha partecipato a nome di UNIRAU-Assoambiente al G7 ACT – Agenda on Circular Textiles and fashion, fortemente richiesto dai Ministri del Clima, dell’Energia e dell’Ambiente del G7 tenutosi nell’aprile 2024 a Veneria (Torino), i quali hanno incaricato l’Alleanza G7 per l’Efficienza delle Risorse (ARE) di:

“Lavorare allo sviluppo, entro la fine del 2024, di un’Agenda volontaria comune sul tessile e la moda circolare tra governi, imprese, stakeholder e partner per intraprendere passi significativi e concreti per guidare un cambiamento sistemico e trasformativo all’interno dell’industria tessile e della moda, promuovendo pratiche di economia circolare lungo l’intera catena del valore e favorendo un futuro sostenibile, etico e circolare dell’industria su scala globale.”

Dentro il G7 ACT: Come il Settore del tessile post consumo può guidare il cambiamento globale

Nel quadro della Roadmap di Berlino, la G7 Alliance on Resource Efficiency (“G7 ARE”), convocata dalla Presidenza italiana del G7, sta sviluppando un’Agenda G7 sul tessile e la moda circolare (G7 ACT), per integrare le iniziative esistenti in questo settore ed evitare duplicazioni.
L’Agenda mira a definire una serie di azioni concrete come il miglioramento del design sostenibile dei prodotti tessili e della moda, la promozione del riutilizzo e del riciclo, schemi di Responsabilità Estesa del Produttore, la trasparenza e la tracciabilità dell’intera catena del valore e gli aspetti di informazione dei consumatori, anche per quanto riguarda l’acquisto di prodotti online.

Le sfide a cui dobbiamo sottoporci richiedono un impegno globale e un confronto costante tra governi, imprese, stakeholder, lavoratori e partner nelle catene del valore, a questo scopo l’ARE G7 fungerà da piattaforma per la condivisione di conoscenze.
Per consentire all’ARE del G7 di sviluppare l’Agenda volontaria comune del G7 tra governi, imprese, stakeholder e partner, la Presidenza italiana del G7 ha convocato incontri per raccogliere input dalle principali organizzazioni internazionali che si occupano di attività legate alla sostenibilità e alla circolarità dell’industria tessile e della moda.

“Come rendere il settore tessile circolare”, l’intervento di Karina Bolin

Ogni anno, in Europa, vengono raccolte e trattate oltre 2.000 milioni di tonnellate di tessuti post-consumo, che rappresentano il 20-25% degli articoli immessi sul mercato. In Italia, la quantità di materiale raccolto e avviato a riutilizzo o riciclo raggiunge le 160.000 tonnellate. Questi numeri dimostrano che il comparto del tessile post-consumo è un settore attivo e ricco di competenze, che sino ad ora si è sostenuto senza alcun sostegno economico. La delicata fase che sta attraversando, soprattutto dal punto di vista economico, sottolinea la necessità di nuovi modelli e strumenti che possano sostenere un settore storico che genera impatti positivi dal punto di vista ambientale e sociale, come attestano i seguenti dati:

Il settore negli ultimi 10 anni ha prodotto un modello solido e autofinanziato, senza costi né per i produttori né per il sistema pubblico di gestione dei rifiuti per la raccolta differenziata, ma come il settore del nuovo abbigliamento, anche quello del post-consumo è un settore che deve restare globale. Solo filiere internazionali e trasparenti permettono infatti di massimizzare i benefici ambientali, legati soprattutto al riutilizzo, e quelli sociali, anche in termini di occupazione.

Il prossimo passo verso un settore tessile circolare richiede una stretta collaborazione tra tutte le parti interessate, per costruire su quanto di positivo è stato fatto finora.

Scarica qui report e materiali di approfondimento sul settore.
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Grazie al progetto “Vestiamo le oasi di verde” verranno piantati 30.000 alberi entro il 2027

In occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, Humana People to People Italia e WWF Italia lanciano il progetto nazionale “Vestiamo le Oasi di verde all’interno dell’Oasi WWF Bosco di Vanzago (MI).

L’iniziativa unisce le forze delle due organizzazioni per rendere le Oasi del WWF ancora più verdi e prevede la messa a dimora di 30.000 alberi tra novembre 2024 e novembre 2027 ed è parte del più ampio progettoVestiamo il futuro di verde” promosso da Humana People to People Italia che prevede la messa a dimora di 85.000 alberi entro il 2030. L’attività di piantumazione conferma l’impegno di Humana Italia verso la tutela dell’ambiente e il benessere delle comunità e si inserisce nei progetti di attivismo climatico, come gli Orti 3C – Coltiviamo il Clima e la Comunità e i percorsi di educazione alla cittadinanza globale.

L’appuntamento del 21 novembre vede la messa a dimora di parte dei 300 alberi di farnia e rovere donati all’Oasi da Humana People to People Italia.

A presentare la collaborazione tra WWF Italia e Humana People to People Italia e le finalità del progetto “Vestiamo le Oasi di verde” intervengono:

Lorenzo Musante, Sindaco del Comune di Vanzago
Laura Di Fluri, Marketing & Communication Manager di Humana People to People Italia
Matteo Petruzza, Coordinatore Attivismo Climatico di Humana People to People Italia
Gianni Del Pero, delegato regionale di WWF Italia in Lombardia
Andrea Maria Longo, direttore dell’Oasi WWF Bosco di Vanzago

Per Humana e WWF è fondamentale che il progetto abbia sia una dimensione ambientale sia sociale, per questo tutte le attività di piantumazione prevedono il coinvolgimento attivo della cittadinanza.

Prossimo appuntamento:

📅 23 novembre
📍 Oasi Il Caloggio, Bollate (MI)
Iscriviti a questo link per piantare alberi insieme a noi!

Scarica il comunicato stampa a questo link
Scarica le foto dell’evento a questo link


Scopri di più sul progetto cliccando a questo link.

 

Numeri da record per l’abbigliamento di seconda mano. Secondo Oxford Economics, 8 lavoratori su 10 sono donne e molte opportunità di lavoro sono state create in Paesi a basso reddito.  

Mercoledì 9 ottobre 2024 è stato presentato lo studio “The Socio-Economic Impact of Second-Hand Clothes in Africa and the EU27+” commissionato dalla Federazione Humana People to People e Sympany+, il quale rivela che nel 2023 il settore degli abiti usati, componente essenziale di una futura economia tessile circolare, ha contribuito alla generale crescita del PIL dell’UE e del Regno Unito (UE27+) per circa 7 miliardi di euro.

Nel 2023, il settore ha sostenuto circa 150.000 posti di lavoro nell’UE27+. Di questi, 110.000 appartengono alla cosiddetta categoria dei green jobs (professioni legate alla sostenibilità, al benessere e alla tutela del pianeta) e coinvolgono in particolare persone con basso livello di istruzione formale. 8 lavoratori su 10 (79%) sono donne e molte opportunità di lavoro sono state create in Paesi a basso reddito come Bulgaria, Romania e Polonia. 

 

Una fenomeno globale

Il successo del settore degli abiti usati si basa su una catena del valore consolidata e globale, che genera valore economico e green jobs in ogni fase. Il settore collega domanda e offerta a livello internazionale incanalando in modo efficiente gli abiti usati verso Paesi in via di sviluppo, dove la domanda di indumenti di qualità e a prezzi accessibili continua a crescere, massimizzando così il riutilizzo degli abiti, aiutando a raggiungere gli obiettivi climatici e a preservare l’ambiente.

Qualche dato

In Ghana gli abiti di seconda mano provenienti dall’UE27+ hanno contribuito per circa 76 milioni di dollari al PIL del Paese, sostenendo 65.000 posti di lavoro formali e informali nel 2023

In Kenya il contributo del settore al PIL si attesta a 17 milioni di dollari, sostenendo 6.300 posti di lavoro formale e 68.000 posti di lavoro informale

In Mozambico il contributo del settore al PIL si attesta a 10,7 milioni di dollari,  sostenendo 5.700  posti di lavoro formale e almeno 15.000 posti di lavoro informale

 

Lo studio di Oxford Economics evidenzia l’immenso potenziale del settore dell’abbigliamento di seconda mano nel guidare una crescita economica sostenibile e creare posti di lavoro in tutti i continenti. Ora più che mai, è essenziale che i decisori politici riconoscano il valore di questo settore e forniscano il supporto legislativo e gli investimenti necessari per sbloccare il suo pieno potenziale per la costruzione di un’economia circolare più resiliente, che porti benefici per le persone e il pianeta“.
Karina Bolin, Circular Textiles Director Global North di Humana People to People.

Le sfide future

Lo studio dimostra che senza un quadro normativo adeguato, questo settore green e sostenibile rischia di perdere il suo vantaggio competitivo nei confronti dei giganti della produzione del fast fashion e potrebbe essere compromesso anche il suo ruolo nel supportare gli obiettivi di sostenibilità ambientale della politica europea, gli obiettivi climatici dei singoli stati in Africa e quelli più generali di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, in particolare per quanto riguarda la povertà, l’inclusione delle donne e il consumo responsabile, potrebbe essere compromessi. 

 

Guarda qui la registrazione dell’evento.
Scarica il Report qui.
Scarica qui le slides della presentazione di Oxford Economics  

Dal 5 all’8 novembre potrai trovarci a Ecomondo presso la fiera di Rimini per il più importante appuntamento dedicato all’economia circolare e alla green economy. Saremo presenti presso il Padiglione D2 stand 123 insieme ad Assorecuperi e presso il Textile District Pad B3 stand 317 insieme a UNIRAU.

 

Il Textile District 👇

Il Textile District è pensato proprio per esplorare il settore emergente del tessile sostenibile: sarà possibile approfondire gli anelli della filiera degli indumenti usati, oltre a partecipare a numerosi eventi dedicati al settore. I visitatori potranno osservare da vicino come avviene il processo di raccolta, selezione e valorizzazione dei rifiuti tessili urbani attraverso installazioni specifiche. Lo scopo è quello di far conoscere a rappresentanti delle istituzioni, stakeholder, azione e media la filiera industriale che da oltre 25 anni gestisce questa importante frazione delle raccolte differenziate urbane con competenze e know-how consolidati. Attualmente in Italia vengono raccolte circa 160.000 tonnellate di abiti usati.

Durante la fiera, rappresentanti di Humana Italia, della Federazione Humana People to People ed esperti del settore saranno a disposizione per approfondire temi specifici come il servizio di raccolta differenziata del tessile di Humana Italia, iniziative di Corporate Social Responsibility per aziende, campagne take-back, progetti pilota per il riciclo del tessile e l’impatto del riuso del tessile a livello sociale e ambientale, in Europa e in Africa. Nello specifico, oltre ai referenti di Humana Italia, potrai incontrare:

 

> Per prenotare un appuntamento individuale con noi compila il seguente form online.

Il programma: 

Alla luce dei numerosi cambiamenti che interesseranno il settore tessile, come ad esempio l’introduzione del regime di EPR (Extended Producer Responsibility), Ecomondo ospiterà un fitto calendario di convegni in cui si indagheranno scenari presenti e futuri. Di seguito gli eventi da segnare in agenda e nei quali interverremo:

Mercoledì 6 novembre
Rifiuti tessili urbani: raccolta, riuso e riciclo. A che punto siamo?
10:00-13:00 Sala Neri 2 Hall Sud
Iscriviti a questo link

Tessile: Produzione Sostenibile & Ecodesign. Le sfide
14:00 -15:30 Innovation Arena – Hall Sud
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Venerdì 8 novembre
La filiera globale del tessile per un’economia circolare competitiva

10:00 – 11:30 Agorà Ariminum – Circular Economy Area pad. D1
Iscriviti a questo link

Scarica qui i materiali dell’evento.

Humana People to People Italia a Ecomondo 2024

Sfidare le contraddizioni: torna la nuova edizione de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale

Il 9,10 e 11 novembre l’Università Bocconi di Milano ospiterà per il dodicesimo anno consecutivo Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, appuntamento culturale che da 12 anni promuove occasioni di confronto e aggiornamento tra le imprese e gli altri attori sociali.

“Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è un’esperienza di condivisione non solo un contenitore di eventi e un’occasione di confronto di idee ed esperienze per proseguire il percorso verso lo sviluppo sostenibile”

Tema di quest’anno “Sfidare le contraddizioni”: la sostenibilità oggi è una sfida, ma anche un’opportunità per creare un futuro migliore, per cambiare prospettiva e diventare parte attiva della soluzione.

 

Dove puoi trovarci 👇

Mercoledì 9 ottobre | Da rifiuti a risorse: i passi avanti dell’economia circolare

Durante l’incontro si parlerà della gestione intelligente dei rifiuti grazie alla creazione di piattaforme che trasformano gli scarti in materie prime secondarie.

Coordina:
Aurora Magni, Presidente Blumine

Intervengono:
Paolo Andreini, Presidente CdA Unica

Alessandra Astolfi, Global Exhibition Director Green & Technology Division Italian Exhibition Group
Marta Casella, CSR Manager Carrefour Italia
Erika Colciago, General Manager LifeGate
Alfio Fontana, CSR Manager & Corporate Partnership Humana People to People Italia
Elena Lippi, Direttore Comunicazione e Sostenibilità Consorzio Rilegno
Silvia Totaro, Head of Sustainability and HSE Nespresso
Roberto Zocchi, CBO settore “Sviluppo nuove tecnologie ed energie rinnovabili” Greenthesis Group
📍 Università Bocconi, via Roentgen 1, Milano
⏰ Dalle 14:00 alle 15:30
Guarda qui l’intervento.

Giovedì 10 ottobre | Il fenomeno del Second Hand in Italia: opportunità e sfide per i brand di moda
Durante l’incontro si parlerà di come il sistema moda è chiamato a tenere conto del fenomeno del Second Hand e a ripensare il proprio modello di business in chiave di sostenibilità sociale e ambientale.
Intervengono:
Silvia Andreani, Client Officer Ipsos
Laura Di Fluri, Marketing & Communication Manager Humana People to People Italia
Sara Mantovani, Founder Diversa PR
Dorothée Monsigny, Sustainability Leader Decathlon Italia
📍 Università Bocconi, via Roentgen 1, Milano
⏰ Dalle 12:30 alle 13:00
Guarda qui l’intervento.

Non solo:

Giovedì 10 ottobre | Processo al Salone

Un processo per mettere in evidenza gli aspetti positivi ma anche le criticità rispetto al ruolo che il Salone della CSR ha avuto in questi anni nella crescita della cultura della sostenibilità. Come nei veri processi saranno presenti un giudice, gli imputati, il PM, l’avvocato difesa, la giuria.

📍 Università Bocconi, via Roentgen 1, Milano
⏰ Dalle 12:15 alle 13:30

Guarda qui l’intervento.


Venerdì 11 ottobre | Professione sostenibilità: nuove generazioni e aziende in dialogo

L’incontro tra nuove generazioni e realtà aziendali a quali contaminazioni virtuose può dare vita? In che modo le esigenze di una parte e dell’altra si incontrano, si scontrano e trovano una sinergia? Cosa cercano i e le giovani al loro primo approccio al mondo del lavoro? E le imprese hanno un profilo ideale quando cercano nuove figure da inserire nei ruoli di sostenibilità? Il panel partirà dall’esperienza di Meet the CSR Leaders, il progetto di Amapola e del Salone che fa incontrare nuove generazioni e leader di sostenibilità.

Coordina:
Micol Burighel, Responsabile Comunicazione Amapola

Intervengono:

Alfio Fontana, CSR Manager & Corporate Partnership Humana People to People Italia
Gianluca Randazzo, Head of Sustainability Banca Mediolanum
Guarda qui l’intervento.

 

Un evento unico dedicato all’esplorazione dell’EPR nella filiera globale del tessile 👗

Martedì 8 ottobre 2024, in occasione del World Circular Textiles Day, Humana People to People Italia aprirà le porte del suo impianto di selezione della frazione tessile a Pregnana Milanese (MI): un’occasione speciale per far conoscere la tecnologia innovativa e la ricerca che sono alla base delle strutture di gestione dei rifiuti.
L’evento rientra nel calendario di “Impianti aperti, l’iniziativa organizzata da FISE Assoambiente che coinvolge diversi impianti di eccellenza del paese, ed è iscritto al Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzato da ASviS. 

Durante la giornata si terrà il convegno dal titolo L’EPR nella filiera globale del tessile: scenari futuri tra competenze, innovazioni e impatti” durante il quale Karina Bolin, Amministratore Delegato di Humana Italia e rappresentanti ed esperti del settore affronteranno il tema della Responsabilità Estesa del Produttore e le prospettive future per gli operatori in vista delle nuove direttive europee che verranno formulate nei prossimi mesi. 

L’evento inizierà alle ore 9:30 e terminerà alle ore 15:00 e prevede la visita dell’impianto e alle ore 11 il convegno. I dettagli del programma verranno pubblicati qui nei prossimi giorni. L’evento è gratuito ma a numero chiuso ed è possibile partecipare previa iscrizione al seguente link.

 

L’impianto 🔍

Nel corso del 2023 l’impianto di Humana People to People Italia è stato interessato da lavori di ammodernamento che lo hanno reso il più grande impianto semi automatico del Nord Italia. Il progetto prevede l’integrazione di un sistema digitale per la gestione dei flussi di materiale in tutte le fasi di lavorazione, dall’ingresso del materiale nell’impianto allo stoccaggio del prodotto finito al termine del processo industriale, pronto per essere inviato agli altri anelli della filiera interna o esterna gestita da Humana.

L’impianto ha una capacità di trattamento che può arrivare sino a 12.000 tonnellate annue e permette di tracciare tutti i materiali in ingresso. La struttura comprende 23 silos alimentati automaticamente da un nastro trasportatore e 13 postazioni dedicate allo smistamento di categorie specifiche. La fase di selezione suddivide il materiale raccolto in 25 macro-categorie di prodotto fino ad arrivare a circa 65 sotto-categorie: il 65,5% è destinato al riutilizzo, il 27,1% circa è avviato a riciclo e una piccola parte (7,4%) è destinata al recupero energetico o utilizzata come combustibile solido secondario. 

Il processo di End of Waste (selezione e igienizzazione), adottato all’interno dell’impianto, permette al materiale in ingresso di cessare lo stato di rifiuto per la sua quasi totalità e tornare ad essere un prodotto commercializzabile.

L’impianto di Humana rappresenta l’anello fondamentale di una filiera integrata e trasparente costruita in oltre 25 anni e che si alimenta grazie all’attività di oltre 5.500 contenitori stradali, 6 impianti di stoccaggio, 18 negozi, 1 canale e-commerce e numerose collaborazioni con aziende del settore Tessile Abbigliamento Moda 

 

Il programma:

 

9.30 – 9.45 Accrediti

9.45 – 10.45 Visita impianto

11.00 – 12.45 Convegno “L’EPR nella filiera globale del tessile: scenari futuri tra competenze, innovazioni e impatti” :

13.00 – 14.00 Light lunch

14.15 – 15.00 Visita impianto (3° gruppo)

Dove?

Pregnana Milanese (MI), Via Bergamo 9B/C


Iscriviti ora. Compila il form a questo link e visita l’impianto di Humana.

Un fine settembre ricco di eventi e attività, scopri come ripartire con il piede giusto, quello della sostenibilità 👇

Martedì 17 settembre | Humana x Patagonia 

Nel negozio Patagonia Roma EUR verrà proiettato il film The Shittropocene – un’ironica visione antropologica delle abitudini consumistiche dell’umanità – e con l’occasione, verrà attivata una raccolta abiti continuativa nei due store Patagonia di Roma.
A seguire un talk con Dress the Change e Alfio Fontana, Corporate Partnership & CSR Manager di Humana People to People Italia. Si discuterà dell’impatto ambientale e sociale degli abiti che indossiamo e di cosa significa responsabilizzare le singole persone verso comportamenti più sostenibili e consapevoli.

Dove 📍 Negozio Patagonia Roma EUR
A che ora 🕛 Dalle 20:00

 

Mercoledì 18 settembre | Humana Talk “La filiera globale del tessile post consumo”

Il talk organizzato da Humana si terrà presso il giardino del nuovo negozio Humana Vintage di Roma e sarà destinato ad un pubblico di aziende, istituzioni e media.
Insieme approfondiremo il mondo dell’abito usato, un settore in forte evoluzione che può generare impatti positivi per l’ambiente e la comunità, se gestito in maniera virtuosa e trasparente.

Ascolteremo il punto di vista di istituzioni, imprese, organizzazioni e consumatori grazie agli interventi di:

Programma

16:15 – 16:30 Accredito
16:30 – 17:30 Talk
17:30 – 18:00 Performance di percussioni e danza africana con Africa Djembe
18:00 – 19:00 Aperitivo

Dove 📍 Negozio Humana Vintage Roma, Via Della Scala 13 (Trastevere)
A che ora 🕛 Dalle 16:30 alle 20:00

L’evento è a numero chiuso, per accreditarsi scrivere a info@humanaitalia.org.

 

Sabato 21 settembre | No Parking Day 2024

In occasione della Giornata Mondiale Senza Auto si celebra il No Parking Day, sabato 21 e domenica 22 settembre dalle 9 alle 19, in cui sette strade di sette comuni di Milano saranno libere dalle auto parcheggiate per dare spazio a talk con esperti, installazioni artistiche, letture, attività sportive, giochi e attività per bambine e bambini, laboratori di riciclo e upcycling, spettacoli, presentazioni e tante altre attività didattiche grazie alle associazioni locali.
Humana parteciperà all’iniziativa proponendo il workshop “Dove va la tua maglietta quando cresci“, un momento di gioco per sensibilizzare i bambini (e non solo) sul tema della sostenibilità nel settore tessile e raccontare il percorso che fanno gli abiti e gli impatti che generano.

Dove 📍 Milano, Piazzale Libia
Quando? Sabato 21 settembre
A che ora 🕛 Dalle 10:00 alle 12:30

 

Domenica 22 settembre | Raccolta abiti + Swap Party 

In occasione del Reclaim Our Future 2.0, la prima programmazione culturale sui linguaggi della contemporaneità di Milano a misura di bambini e bambine, ragazzi e ragazze e famiglie ideata e realizzata dall’associazione LopLop, Humana sarà presente con uno swap party, evento in cui puoi portare abiti, scarpe, borse e accessori in buone condizioni, se non addirittura nuovi, che non utilizzi più e scambiarli con gli altri partecipanti.

Come funziona? 🔍

Porta gli abiti che non usi più, per ogni capo ricevi un gettone, potrai usarlo per prendere un altro capo che ti piace.

Dove 📍 Mare Culturale Urbano, Milano (Cascina Torrette)
A che ora 🕛 Dalle 14:00 alle 15:30 si raccoglieranno gli indumenti e accessori
Dalle 16:30 alle 18:00 sarà possibile partecipare allo swap party

Al termine dei nostri Swap Party tutti i capi non scambiati entreranno nella filiera di Humana: li selezioneremo e valorizzeremo per finanziare i nostri progetti in Italia e nel mondo 💚

Per partecipare è necessario iscriversi a questo link.

 

Venerdì 27 settembre | Milano Green Week 2024

Hai mai pensato di vestire un’erba aromatica? Nel palinsesto della Milano Green Week 2024 creeremo una talea e un colorato coprivaso in crochet con tessuti di recupero. La cura passa anche dalla consapevolezza: attraverso i nostri sensi impareremo a riconoscere tessuti e piante.

Durante la prima fase di creazione, verrai guidat* da una esperta agronoma di Humana, mentre la fase di crochet verrà tenuta dalla designer Elena Aquila (@hello_ela).

Non sono richieste abilità particolari e non è necessario portare materiali perché verranno forniti durante il laboratorio.

Dove 📍 Caring Lab di Humana People, Via De Amicis 45, Milano
A che ora 🕛 Dalle 17:00 alle 19:30

Il workshop ha posti limitati, per partecipare è necessario iscriversi a questo link.

Humana inaugura il quinto store milanese in Viale Monza, 19 💚

Humana People to People Italia è felice di annunciare l’apertura del suo nuovo negozio Humana Vintage a Milano, che verrà inaugurato venerdì 28 giugno dalle 10:00 alle 20:00 nel quartiere NoLo.

Da Humana Vintage troverai come sempre un’incredibile selezione di moda vintage dagli anni ’60 ai primi 2000: abbigliamento uomo e donna, borse, bigiotteria, cinture, scarpe e anche abiti di marca realizzati con tessuti di pregio. Non solo pezzi unici di qualità a prezzi accessibili, ma anche un’esperienza di acquisto responsabile grazie alla filiera etica di Humana da cui provengono.  Sapevi che acquistando nei negozi Humana sostieni i nostri progetti sociali e ambientali in Italia e nel mondo?

Un mondo più inclusivo anche grazie alla moda 👗

La moda può essere un potente strumento di espressione e di valorizzazione della propria unicità. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare l’intera giornata al tema dell’inclusione, un tema sul quale ci impegniamo quotidianamente anche attraverso diversi progetti sociali sia nel mondo che in Italia (come quello degli Orti 3C – Coltiviamo il Clima e la Comunità).

Durante l’inaugurazione affronteremo il mondo dell’inclusione attraverso numerose interviste, dalle 10.30 alle 16.30 si alterneranno infatti aziende, organizzazioni e creator che quotidianamente si impegnano per creare una società in cui ciascun* si senta accolt* e valorizzat*.

Un nuovo concept per i nostri arredi

Il vintage è in continua evoluzione, lentamente cambiano le decadi dei capi che trovi nei nostri negozi e di conseguenza il loro stile. Gli arredi che ti accolgono da Humana Vintage non potevano restare a guardare, così con IZMADE e PLASTIZ abbiamo sviluppato un nuovo concept che valorizza il passato in chiave moderna e fonde, nel verso senso della parola, etica ed estetica. I capi d’abbigliamento ti racconteranno le loro storie in compagnia di mobili d’epoca recuperati e trasformati in pezzi unici di functional art.

Quando ti immergi tra i nostri abiti, compi un lento viaggio nel tempo tra tessuti, fantasie e forme. Con gli arredi l’esperienza ti sconvolgerà, sarà improvvisa, inattesa e anche per questo bella: il passato e il presente si scontrano, abbracciandosi.

Il programma

Quando 📅 Venerdì 28 giugno
Dove 📍Humana Vintage, Viale Monza 19, Milano
A che ora 🕛 Dalle 10:00 alle 20:00

 

E TU CI SARAI?

Perché scambiare i vestiti?

Oggi solo il 31% delle persone conosce il concetto di moda circolare, ancora però associata al riciclo, è necessario invece prediligere il riutilizzo al riciclo, rispettando la gerarchia dei rifiuti per una corretta economia circolare. Esso permette di:

Il riutilizzo è spesso preferibile al riciclo perché conserva le risorse, riduce l’inquinamento e i rifiuti, e promuove un uso più sostenibile e consapevole degli oggetti e dei materiali 🌱

 

Gli abiti riutilizzabili possono avere anche un valore sentimentale ed emotivo, scopri la storia di abiti pre-loved nel nostro swap party a Riverberi, l’eco del cambiamento. Il festival della sostenibilità e della consapevolezza a cura di TerraLab 👇

✨ Dalle 11:00 alle 16:00 potrai portare i tuoi capi usati (vestiti, scarpe, borse e accessori) presso lo stand di Humana e riceverai un ticket con il numero di articoli consegnati. A partire dalle ore 17:00, potrai tornare allo stand e prendere parte allo swap party scegliendo uno stesso numero di capi!

📅 Domenica 16 giugno
📍 Teatro Cinema Martinitt, via Pitteri 58, Milano
Accesso libero e gratuito previa registrazione a questo link 👈

Al termine dei nostri Swap Party tutti i capi non scambiati entreranno nella filiera di Humana: li selezioneremo e valorizzeremo per finanziare i nostri progetti in Italia e nel mondo 💚

 

Dare una seconda vita agli abiti è possibile anche con Belt Bag 👜

Sarà possibile acquistare anche le borse di Belt Bag, brand di upcycling che realizza in Italia pezzi unici a partire da tessuti di recupero e cinture di sicurezza delle auto. Materiali di scarto che si trasformano così in creazioni che fanno bene al Pianeta e danno nuovo valore a tessuti e prodotti, evitandone il loro smaltimento.

 

Come possiamo generare insieme cambiamento sostenibile e consapevole grazie ai vostri abiti?

Dalle 18:00 avranno inizio una serie di talk ispirazionali su sostenibilità, consapevolezza e cambiamento dal titolo Aria di cambiamento, in cui interverrà Alfio Fontana, Corporate Partnership & CSR Manager di Humana People to People Italia.

Scarica il Press kit a questo link
Guarda il nostro reel a questo link

 

 

Ti aspettiamo, prendi parte anche tu al cambiamento 💚

 

Danimarca, Francia e Svezia esortano la Commissione europea a sottoporre i rifiuti tessili a meccanismi di controllo più severi rispetto all’attuale Convenzione di Basilea: i dubbi di EuRIC su questa proposta.

In una dichiarazione pubblicata di recente, i governi di Danimarca, Francia e Svezia esortano la Commissione europea a sottoporre i rifiuti tessili a meccanismi di controllo più severi rispetto all’attuale Convenzione di Basilea, ma EuRIC Textiles (branca dedicata al riuso e riciclo tessile della Confederazione Europea delle Industrie di Riciclo) ha forti dubbi su questo approccio:

Il problema che richiede una attenzione particolare è quello relativo alle spedizioni di rifiuti tessili camuffati da abiti usati e spediti al di fuori dei controlli del regime dei rifiuti, la modifica dei codici della Convenzione di Basilea non porrà fine a questa terribile pratica. Per garantire che solo i prodotti tessili di seconda mano, e non i rifiuti tessili, vengano inviati al di fuori del regime dei rifiuti, è estremamente importante disporre di un processo di selezione dettagliato prima di qualsiasi invio al di fuori dell’Europa. EuRIC Textiles sostiene fortemente la definizione di criteri di selezione che assicurino l’invio, al di fuori del regime dei rifiuti, solo degli articoli che possono essere effettivamente riutilizzati e che corrispondono ai requisiti della destinazione finale.

La dichiarazione di Francia, Danimarca e Svezia sottolinea che “nel 2019, 1,7 milioni di tonnellate di [rifiuti] tessili sono stati esportati al di fuori dell’UE“, ma omette che questo numero in realtà non distingue tra spedizioni di abiti usati di alta qualità e rifiuti tessili, infatti attualmente non esiste una distinzione tra rifiuti tessili e prodotti tessili usati nelle classificazioni dei prodotti dell’UE utilizzate per le dichiarazioni di esportazione e le dichiarazioni statistiche per il commercio.

EuRIC Textiles esorta gli Stati Membri e la Commissione Europea a non modificare i codici della Convenzione di Basilea, le cui conseguenze porterebbero a un blocco degli sforzi in termini di economia circolare da parte dell’industria europea del riutilizzo e del riciclo dei tessuti, aumentando gli oneri amministrativi e senza risolvere il problema di fondo.

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Fluttero e Valletti: “In caso di blocco del sistema, l’incenerimento diventerebbe l’unica opzione per la gestione di questi rifiuti. L’Europa faccia presto!”

In assenza di una forte accelerazione a livello europeo nella definizione di un quadro normativo omogeneo e stabile per il comparto, il sistema dell’intera filiera della selezione, raccolta, riuso e riciclo dei rifiuti tessili urbani rischia di bloccarsi in Italia e in diversi Paesi europei, questo l’allarme lanciato da Andrea Fluttero, Presidente di UNIRAU (Unione Imprese Raccolta Riuso e Riciclo Abbigliamento Usato).

La contingenza di diversi fattori concomitanti, come l’aumento dei costi dell’energia e dei trasporti e il calo delle vendite dei materiali di seconda mano causati dalle situazioni geopolitiche sempre più critiche in molti mercati di sbocco (Nord Africa, Est Europa e Medio Oriente), rischia di creare grossi problemi al comparto prima che possano dispiegarsi gli effetti positivi della strategia europea che ridisegnerà il settore partendo dall’ecoprogettazione dei prodotti, passando per il contrasto al fast fashion, alla definizione di norme aggiornate sull’End of Waste fino all’istituzione di regimi di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR).

Il sistema italiano fino ad oggi si è autofinanziato con i ricavi della valorizzazione delle raccolte”, aggiunge Joseph Valletti presidente di ARIU (Associazione Recuperatori Indumenti Usati), “mentre sono ancora limitati i quantitativi avviabili a riciclo di fibra, sia per la scarsa qualità del “fast fashion” che per la mancanza degli ecocontributi che saranno generati dai futuri sistemi di EPR, senza i quali il riciclo non è competitivo con le fibre vergini“.

Proprio a proposito della scarsa qualità, un altro problema è causato dall’aumento della raccolta di rifiuti tessili non avviabili al riuso né al riciclo, materiale che non dovrebbe essere immesso nel sistema di raccolta differenziata dei rifiuti ma restare nell’indifferenziato, diversamente si metterebbe a rischio l’intera economia del sistema a causa dell’aumento dei costi di smaltimento.

Nonostante l’entrata in vigore dell’obbligo di raccolta differenziata di questi rifiuti urbani sia previsto a livello europeo entro il 1 gennaio 2025 ed in Italia lo sia dal 1 gennaio 2022”, afferma Andrea Fluttero presidente UNIRAU, “il nostro Paese vanta una lunga tradizione ed una forte specializzazione industriale, sia nelle raccolte svolte da almeno 20 anni in molti Comuni dalle cooperative sociali che hanno trovato in questa attività una opportunità di creare posti di lavoro, da Organizzazioni con finalità sociali che generano impatti positivi in Italia e all’estero, che dalle aziende della selezione, della preparazione per il riuso, della vendita del “second hand” e del riciclo, presenti nei consolidati distretti di Prato e della Campania.

Gli sforzi e gli investimenti delle cooperative e delle imprese sociali della raccolta e della industria della selezione per creare e mantenere una catena del valore sostenibile circolare dei rifiuti tessili urbani saranno vani se crollerà la sostenibilità economica della filiera e se si bloccherà la possibilità di esportare l’usato tessile in Paesi che ne sono forti consumatori”, conclude Andrea Fluttero.

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