Le foreste, polmone verde del nostro pianeta, sono in serio pericolo: in attesa dell’implementazione del Regolamento europeo “Deforestazione zero” (EUDR), tutti noi possiamo fare qualcosa attraverso le nostre scelte quotidiane e azioni collettive.

di Redazione

Il 21 marzo si celebra la Giornata internazionale delle foreste istituita nel 2012 dalle Nazioni Unite per accrescere la consapevolezza dell’importanza di tutti gli alberi che compongono il polmone verde del pianeta Terra.

Gli alberi sono preziosi alleati nel contrastare il cambiamento climatico e per tutelare la biodiversità, e sono in grado di fornire molteplici benefici all’uomo e all’ambiente.

Basti pensare che i bacini idrografici forestali forniscono acqua dolce a oltre l’85% delle principali città del mondo e la gestione sostenibile delle foreste ha il potenziale per migliorare la qualità dell’acqua per oltre 1,7 miliardi di persone che risiedono in grandi aree urbane, contribuendo alla loro sicurezza alimentare e idrica.  In alcuni Paesi e regioni, le foreste e gli alberi forniscono circa il 20% del reddito delle famiglie rurali, consentendo l’accesso a cibo nutriente e a diete diversificate, in particolare per le famiglie più povere[1].

Dati recenti indicano una significativa riduzione della deforestazione in alcuni Paesi. Ma il cambiamento climatico sta rendendo le foreste più vulnerabili a fattori di stress come incendi e parassiti. Le proiezioni inoltre indicano un forte aumento della domanda di legname entro il 2050[2].

Servono politiche che adottino misure concrete per salvaguardare quella che a tutti gli effetti è una risorsa fondamentale per la sopravvivenza stessa delle specie, compresa la nostra. L’Europa ha individuato una soluzione per contrastare questo problema e assumere un ruolo di leader globale: il regolamento “Deforestazione Zero” (EUDR), approvato a giugno 2023, mira a creare catene del valore senza deforestazione attraverso la collaborazione tra aziende, istituzioni e società civile. Tuttavia, la sua applicazione è stata posticipata di dodici mesi, al 30 dicembre 2025[3].

Anche la messa a dimora di un solo albero significa quindi pensare al futuro e alle generazioni che verranno. Ognuno di noi nel nostro piccolo può contribuire: da questo principio nasce il progetto di Humana People to People Italia Vestiamo il futuro di verde che prevede la messa a dimora di 85.000 alberi entro il 2030. L’iniziativa rientra nelle attività messe in campo dalla Federazione Humana People to People a livello internazionale. In Italia la prima fase è stata avviata nel 2023 in collaborazione con WWF Italia, coinvolgerà complessivamente circa 30 Oasi e ha già permesso di piantare 5700 alberi. La maggior parte degli eventi è aperta alla cittadinanza: questi momenti rappresentano infatti importanti occasioni per sensibilizzare sull’importanza della biodiversità e della tutela delle aree naturali.

Diverse sono infatti le azioni positive messe in campo dagli alberi: assorbono anidride carbonica dall’atmosfera, fungono da habitat per molteplici specie animali, regolano il ciclo dell’acqua e la trattengono nel suolo, forniscono prodotti commestibili e contrastano il dissesto idrogeologico con le loro radici.

Le nuove piantumazioni riprendono proprio in questi giorni, sono eventi aperti a tutti e gratuiti ed è possibile partecipare iscrivendosi sulla pagina dedicata al singolo evento: trovi tutte le date qui.


[1] https://www.fao.org/international-day-of-forests/key-messages/en/

[2] https://openknowledge.fao.org/server/api/core/bitstreams/768ba59e-c692-47c3-9a13-3c3c10993396/content/src/html/executive-summary.html#gsc.tab=0

[3] https://www.wwf.it/pandanews/ambiente/21-marzo-giornata-internazionale-foreste-2/

[4] https://www.un.org/esa/forests/news/2025/03/international-day-of-forests/index.html