L’emancipazione femminile passa anche dall’accesso alle risorse
Le donne e le ragazze nelle zone costiere del Mozambico sono responsabili dell’approvvigionamento di acqua potabile per la comunità. Un lavoro che richiede molte ore, che vengono sottratte ad altre attività fondamentali per la loro emancipazione, come l’educazione. ADPP Mozambico promuove progetti specifici per superare questi e altri ostacoli e promuovere l’uguaglianza di genere nel Paese.
di Rebecca Pezzotti
La Giornata Mondiale della Donna, che si celebra ogni anno l’8 marzo, rappresenta un’occasione importante per riflettere su un tema centrale e fondamentale degli ultimi decenni: l’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile. Per emancipazione femminile si intende quel processo che consente alle donne di acquisire potere, controllo e protagonismo all’interno della propria vita e della società. Questo processo implica l’acquisizione da parte delle donne di maggiore autonomia in diversi contesti, da quello famigliare a quello lavorativo e da quello sociale a quello politico, per poter partecipare attivamente alla vita famigliare, a quella della società e a quella politica a parità di diritti e opportunità. Per far sì che questo avvenga, è necessario non solo creare opportunità per le donne, ma anche promuovere il cambiamento e il superamento di atteggiamenti e di percezioni culturali che perpetuano la discriminazione di genere. Un elemento chiave per il raggiungimento dell’emancipazione femminile e dell’uguaglianza di genere è quindi la creazione e la promozione di una società che nel suo complesso riconosca il valore e la dignità delle donne e si adoperi per rimuovere gli ostacoli che impediscono loro di raggiungere il loro pieno potenziale.
Grazie al supporto di Intimissimi e alla campagna di raccolta abiti attiva in circa 700 negozi Intimissimi in Italia, Spagna e Portogallo; In Mozambico, Humana People to People si propone di contribuire a questo processo attraverso il progetto “Acqua per il cambiamento” che risponde direttamente ad alcune delle sfide che le donne e le ragazze delle comunità costiere del Mozambico devono affrontare per la propria emancipazione. In queste aree, come quella di Matibane dove si svolge il progetto, le donne sono le principali responsabili della raccolta dell’acqua – un compito che le occupa per molte ore al giorno. Questo sottrae tempo ad altre attività fondamentali per la loro emancipazione come l’educazione – uno strumento chiave che fornisce alle donne gli strumenti, le conoscenze e le abilità necessarie per prendere decisioni informate sulla propria vita e per partecipare attivamente alla vita sociale e politica della comunità. In questo contesto, l’installazione di un sistema per l’approvvigionamento dell’acqua alimentato ad energia solare, che comprende una pompa, una torre e un sistema di distribuzione comunitaria, garantirà alle 250 donne coinvolte una fonte di acqua potabile sicura e facilmente accessibile. Questo non solo promuoverà la salute, ma libererà tempo prezioso che le donne potranno utilizzare per migliorare la propria educazione e partecipare a iniziative economiche e sociali, accrescendo la loro indipendenza. Una componente cruciale dell’iniziativa è inoltre la creazione di un comitato di gestione dell’acqua, formato principalmente da donne. Questo promuove la partecipazione femminile nella gestione delle risorse naturali della comunità- un passo importante verso la parità di genere, poiché offre alle donne l’opportunità di sviluppare competenze manageriali e di leadership, fondamentali per la loro emancipazione. Le attività di formazione sulle pratiche WASH (acqua, igiene e sanificazione) forniranno inoltre alle donne competenze pratiche che potranno essere utilizzate per migliorare la salute delle loro famiglie e della comunità. In questo modo, verrà promosso e ulteriormente rafforzato il ruolo delle donne come protagoniste chiave del cambiamento e della resilienza sul territorio. In un contesto come quello mozambicano dove le donne continuano a essere colpite in modo sproporzionato da questioni di genere anche nell’accesso all’acqua e dalle conseguenze dei cambiamenti climatici, queste competenze di leadership e nuove conoscenze rafforzeranno il loro ruolo nella comunità e nel processo di sviluppo del Paese – promuovendone l’emancipazione.
Questo approccio è in linea con le politiche locali e nazionali del Mozambico, che riconoscono l’importanza di migliorare l’accesso alle risorse per le donne e promuovono la parità di genere, come sancito nella Strategia Nazionale di Parità di Genere e nella Costituzione del Mozambico[1]. Inoltre, il progetto si allinea con gli obiettivi internazionali per la parità di genere previsti nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, in particolare con l’Obiettivo 5 (Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e ragazze), e con gli impegni presi dal Mozambico in virtù della Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne (CEDAW)[2].
[1] https://1325naps.peacewomen.org/wp-content/uploads/2020/12/Mozambique-NAP-2018-2022.pdf
[2] https://www.pariopportunita.gov.it/it/politiche-e-attivita/attivita-internazionali-ed-europee/convenzione-per-leliminazione-di-tutte-le-forme-di-discriminazione-contro-le-donne-cedaw/